La Mediazione nel processo civile dopo la Riforma Cartabia
- Francesco Magurno
- 24 gen
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 6 feb
Con l'entrata in vigore della cosiddetta Riforma Cartabia, il panorama del processo civile ha subito un significativo cambiamento, includendo modifiche sostanziali all'istituto della mediazione. Questa riforma non solo mira a ridurre il carico giudiziario, ma rappresenta anche un'opportunità per migliorare l'accesso alla giustizia e promuovere soluzioni rapide e soddisfacenti. In questo articolo, analizzeremo come la mediazione obbligatoria si inserisce nel contesto della Riforma e perché può rappresentare una valida alternativa al contenzioso tradizionale.
Cos'è la Mediazione?
La mediazione è un istituto giuridico, alternativo alla tutela giurisdizionale, dove un terzo neutrale, chiamato “mediatore”, facilità la discussione tra le parti al fine di addivenire ad un accordo, senza intraprendere un contenzioso innanzi al Tribunale o Giudice di Pace. La mediazione può anche essere “obbligatoria”, il che richiede alle parti di esperire un tentativo di conciliazione prima di poter proseguire innanzi all’autorità giudiziaria competente. Si applica a specifiche materie indicate dalla legge, tra cui:
Condominio;
Diritti reali;
Successioni ereditarie;
Locazione;
Risarcimento del danno derivante da responsabilità medica o sanitaria;
Contratti assicurativi, bancari e finanziari.
L'obiettivo è evitare che controversie che potrebbero essere risolte in maniera consensuale intasino ulteriormente le aule di giustizia, riducendo i tempi e i costi per i cittadini.
Le Novità della Riforma Cartabia
La Riforma Cartabia ha apportato alcune modifiche rilevanti al funzionamento della mediazione obbligatoria:
Estensione delle materie soggette a mediazione obbligatoria:
La riforma ha ampliato le materie in cui è necessario tentare la mediazione prima di procedere con un contenzioso, rafforzando l’importanza di questo strumento.
Incentivi fiscali:
Sono stati introdotti o potenziati incentivi fiscali per le parti che accedono alla mediazione, come il credito d’imposta sulle spese sostenute.
Riduzione della durata massima del procedimento:
La durata del procedimento di mediazione è stata rivista per renderlo più efficiente, con tempi certi e definiti.
Obbligo di partecipazione personale:
La riforma ha introdotto un maggiore rigore nell'obbligo di partecipazione personale delle parti al procedimento, favorendo il dialogo diretto e un più rapido raggiungimento di un accordo.
Formazione dei mediatori:
Sono stati introdotti standard più elevati per la formazione e l’accreditamento dei mediatori, garantendo maggiore qualità e professionalità nei procedimenti.
Perché l’istituto della Mediazione è una buona opportunità?
1. Riduzione dei tempi e dei costi
Uno dei principali vantaggi della mediazione obbligatoria è la possibilità di risolvere le controversie in tempi significativamente più rapidi rispetto al processo civile. Inoltre, i costi sono generalmente inferiori, riducendo il peso economico sulle parti. Ovviamente, nel caso in cui la mediazione si risolva con verbale negativo, i costi della stessa si aggiungeranno a quelli processuali.
2. Promozione di soluzioni consensuali
La mediazione offre un ambiente in cui le parti possono dialogare apertamente, con l'aiuto di un mediatore imparziale, per trovare una soluzione che le soddisfi. Questo approccio è particolarmente utile in materie come il condominio o le successioni, dove è importante preservare relazioni personali o di vicinato.
3. Deflazione del carico giudiziario
La mediazione contribuisce a ridurre il numero di cause pendenti nei tribunali, consentendo alla giustizia di concentrarsi sui casi più complessi e di interesse pubblico. Questo si traduce in una maggiore efficienza dell'intero sistema giudiziario.
4. Incentivi fiscali
Gli incentivi introdotti dalla Riforma Cartabia rappresentano un ulteriore motivo per scegliere la mediazione, rendendola ancora più conveniente per le parti.
5. Maggiore flessibilità
La mediazione permette di trovare soluzioni personalizzate e creative che il giudice potrebbe non essere in grado di prevedere, garantendo maggiore soddisfazione per le parti coinvolte.
Criticità e Sfide
Oltre ai vantaggi già elencati, la mediazione presenta alcune criticità:
Partecipazione formale delle parti: Alcuni soggetti partecipano al procedimento solo per adempiere a un obbligo di legge, senza reale volontà di trovare un accordo.
Scarsa conoscenza dello strumento: Molti cittadini e professionisti non conoscono a fondo le potenzialità della mediazione.
Differenze territoriali: La qualità dei servizi di mediazione può variare notevolmente tra le diverse regioni.
Per superare queste difficoltà, è necessario investire nella formazione e nella sensibilizzazione, oltre a monitorare l’efficacia degli organismi di mediazione.
In conclusione
La mediazione, così come aggiornata dalla Riforma Cartabia, rappresenta una grande opportunità per modernizzare il sistema giudiziario italiano. Se utilizzata correttamente, può ridurre i tempi e i costi della giustizia, migliorare l’accesso per i cittadini e promuovere soluzioni pacifiche e soddisfacenti.
Investire in questo strumento non significa solo alleggerire il carico dei tribunali, ma anche contribuire a creare una cultura del dialogo e della collaborazione, ponendo le basi per una società più giusta ed equilibrata.
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